Doppiaggio

L'isola
Vladimir Putin
Russia
Lungin Pavel
Supportaci con una donazione paypal

L'isola

Dramma diretto da Lungin Pavel
2006 - Pavel Lunghin studio
Остров
Dramma
IMDB: 7.9

Siamo su un’isola nel nord della Russia: in un monastero ortodosso uno dei monaci mette in imbarazzo i confratelli con il suo comportamento stravagante e indisciplinato, nonostante la povera gente si rivolga speranzosa a lui considerandolo alla stregua di un santo. Ma padre Anatolij si comporta così in quanto è scosso da un forte dissidio interiore, segnato com’è dai rimorsi per una colpa tremenda di cui si è macchiato in gioventù.

Curiosità e riconoscimenti
  • Il regista Pavel Lunghin ha invitato per le riprese del suo film l’attore Pёtr Mamonov (1951-2021), un ex musicista celebre ai tempi del gruppo rock Zvuki Mu. Molti anni fa questo musicista aveva interpretato il ruolo in un primo film di Lunghin: Taxi blues.

  • Nel film Pёtr Mamonov ha interpretato uno dei più famosi santi della Russia (starets) Nikolaj Gur'janov (1909-2002), che ha servito nella chiesa di San Nicola sull'isola di Talabsk e ha ricevuto bambini spirituali e solo persone bisognose di aiuto spirituale e parole d'addio.


Anna, 21-12-2024

Il cammino spirituale di un cristiano ortodosso, che comincia in un momento in cui il giovane marinaio Anatolji, in tempo di guerra, in preda al panico, pensa di aver ucciso il suo comandante, Tycho Pjetrovich. Decenni più tardi lo ritroviamo novizio in un monastero su un'isola. Padre Anatolji in quei decenni ha fatto un lungo cammino, soprattutto nel proprio deserto interiore, lasciandosi affinare dall'esperienza di fede e dal suo rapporto con Dio. Tanto il suo desiderio di adorare Dio è sincero, tanto è ruvido il suo modo di trattare il mondo, e anzitutto i suoi confratelli e coloro che vengono a chiedergli consiglio. Fino al giorno in cui l'ex capitano Tycho Pjetrovich, ora ammiraglio, viene a cercarlo per chiedergli di aiutare la figlia, devastata dalla morte del marito. C'è un dialogo in cui i due uomini si riconoscono; è un dialogo tutto giocato sul pudore, sulla riservatezza ma anche su un grado profondo di comunicazione tra esseri umani. "Остров" è un ottimo film per il modo in cui presenta la spiritualità cristiana di tradizione ortodossa e per le questioni e le riflessioni che apre. Un cammino che comincia partendo da una premessa sbagliata può essere autentico? Certo, perché quello che si impara durante il cammino, se intrapreso con sincerità e impegno e disponibilità a cambiare, è valido. La donna che chiede la guarigione del figlio storpio e che al tempo stesso non vuole perdere l'ultima barca per tornare indietro, in modo da non ritardare al lavoro, e quindi in modo da non perdere il lavoro, sbaglia? Diciamo che la donna vive la tensione tra desiderio di seguire Dio e necessità di tenere conto del mondo (v. anche nel Vangelo l'episodio del giovane ricco); una tensione simile la vive anche l'abate, che confida a padre Anatolji di avere intenzione di seguire il suo esempio, dedicandosi all'ascesi, liberandosi da una parte delle sue responsabilità come abate. "L'isola" fa pensare; nutre in profondità, sollecitando riflessioni e pensieri. Presenta la spiritualità non come qualcosa per pochi, ma come qualcosa che è intessuto alla vita. Da vedere assolutamente.

Tanos, 17-05-2023

... Sconvolgente e coinvolgente ! ...

MaGa68, 03-05-2022

Vedendo questo film ho fatto un incontro inatteso con un’esistenza che corre diritta sui binari di un evento esplosivo, assoluto come lo è il male che oggi si manifesta di nuovo come se non fosse cambiato nulla dal secolo scorso.
Narra della storia di un uomo che, incrociando inaspettatamente la crudeltà, entra a farne parte. Spesso la guerra trova gli umani impreparati ad affrontare con dignità la morte.
Ma ben presto la narrazione degli accadimenti umani cede il passo alla ricerca dell'elevazione metafisica in uno scenario tanto misero da essere una sorta di purificazione "dell'umano" in cerca di Dio, del suo amore e del suo perdono.
Così, un semplice uomo conscio della sua limitatezza, accede alla dimensione del divino e diviene il tramite tra esso e le persone imbrigliate nelle maglie della realtà che vanno da lui in cerca di redenzione.
Il suo senso di colpa verso Dio lo tiene schiacciato umanamente ma lo sbalza nella dimensione altra della spiritualità. Da lì può “vedere” al di fuori del tempo e dello spazio.
L’anima dello spettatore si riconosce in tutti i personaggi e si arrende alla condizione di incarnazione ringraziando Dio che ci dona la possibilità di intravedere la sua Volontà.
Un film da vedere che potrà apprezzare soprattutto chi riesce ad ascoltare l’anima sua che chiede di essere guardata con attenzione.

massimo, 04-04-2022

non sono un uomo dalle molte parole,un film semplicemente stupendo che mi aiuterà nel mio percorso spirituale,
grazie

Rita, 14-02-2022

Intenso e coinvolgente come una tazza fumante di buon tè. Atmosfere rarefatte e irreali che mi hanno fatto rivivere gli stranianti momenti vissuti proprio a Kem', dicembre 2016, dove ho ritrovato quella spiritualità persa nelle brune del profondissimo e maestoso Nord russo. Da vedere, assolutamente.

Lascia la tua recensione

Anche se facciamo del nostro meglio, non siamo di madrelingua italiana, quindi se vuoi aiutarci a migliorare le traduzione, scrivici!

Supportaci con una donazione paypal