Sottotitoli

Anche gli zingari vanno in cielo
Leonid Brežnev
Unione Sovietica
Loteanu Emil'
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Anche gli zingari vanno in cielo

dramma musicale diretto da Loteanu Emil'
1976 - Mosfilm
Табор уходит в небо
Dramma
IMDB: 7.4

Inizi del XX secolo. Al confine tra due imperi ormai in dissoluzione, quello austroungarico e quello russo, si consuma la storia d'amore e morte di due zingari, Zobar e Rada. Zobar, ricercato dall'esercito per un furto di cavalli, viene gravemente ferito e curato dalla bella e indomabile Rada. I due si innamorano, ma nemmeno per il forte sentimento che prova per Zobar, Rada è disposta a rinunciare alla sua libertà. 

Sottotitoli a cura di Matteo Dargenio

Contesto storico e sociale

Il regista moldavo Emil’ Loteanu ci accompagna in un viaggio nel tempo e nello spazio, verso le dolci colline ai margini del fiume Tibisco, nella Rutenia Subcarpatica di inizio ‘900.  In un territorio allora controllato dall’Aquila Bicipite dell’Austria-Ungheria (attualmente distribuito tra Ucraina e Slovacchia), due giovani romanì si incontrano per caso, dando inizio a una romanza d’amore ricca di passione e tormento, di fughe e abbracci. Rada e Lojko i loro nomi: lei, fiera e indomita cartomante; lui, temerario ladro di cavalli.

Intanto, sulle quinte di un mosaico umano chiassoso e variegato, disperso tra colline brade e piccoli e desolati paeselli di privincia, si confrontano il nomade e il sedentario, la tortuosa incertezza della strada e la compiaciuta ordinarietà borghese. 

"L’effetto di straniamento mitico cresce ancorché il sentimento musicale e di appartenenza alla comunità si trasforma in un irresistibile afflato amoroso che vorrebbe essere eterno, quasi come avviene nelle fiabe, e che scopriamo nel “Anche gli zingari vanno in cielo”. In quest’opera Lotjanu sembra concentrarsi più sulle suggestioni del paesaggio e del mutare delle stagioni, sfondo ideale per la sua struggente storia d’amore, che sulla reale condizione dei lautari nella Russia che egli descrive in un eccesso di afflato lirico."

Fantoni Minnella

Curiosità e riconoscimenti
  • Con il termine "tabor" si intende una comunità di gitani legata da rapporti di parentela, o che semplicemente si costituisce vivendo insieme.

  • I personaggi e le comparse del film usano diverse parole per riferirsi alle comunità nomadi romanì. Soldati e borghesi si rivolgono a loro con l’etnonimo tsygane (traducibile con l’italiano zingaro o gitano, e contestualmente dispregiativo), gli appartenenti al tabor prediligono il termine romaly, etimologicamente legato alle parole romanì, rom e romà.

  • Il film è liberamente tratto dai racconti Makar Čudra e La vecchia Izergil’ di Maksim Gor’kij, pubblicati rispettivamente nel 1892 e 1894.

  • Nel film è citata la comunità degli hutsuli, considerata come un sottogruppo del gruppo ruteno.

  • Il film ebbe un notevole successo di pubblico, tanto da detenere il record di incassi nell’anno della sua uscita nelle sale (1976).

  • Alle vicende dei personaggi si alternano alcuni canti della tradizione gitana, orchestrati dal musicista e compositore Evegenij Doga.


Frantzisca, 23-03-2023

Magnifico. Ma terribile

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