Sottotitoli
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Siamo del futuro
film d'azione fantascientifico diretto da Maljukov Andrej
2008 - Canale Rossija
All’inizio del XXI secolo, per guadagnare dei soldi facili, quattro amici, Borman, Teschio, Alcol e Čucha, si mettono alla ricerca di reperti bellici, risalenti al periodo della Seconda Guerra Mondiale. Nel corso di uno scavo, si verificano l’una dopo l’altra una serie di coincidenze: l’incontro con una signora anziana in cerca del portasigarette, appartenuto al figlio caduto in Guerra, e il ritrovamento di documenti dei soldati dell’Armata Rossa, dalla strabiliante somiglianza con i quattro ragazzi. Tutto ciò, fa presagire che ci sia qualcosa di strano nei luoghi degli scavi. I ragazzi sotto shock e un po' brilli decidono di fare una nuotata, ma al ritorno a riva si ritroveranno catapultati nel 1942. I ragazzi dovranno combattere contro le avversità della Guerra e cercare uno stratagemma per poter ritornare al presente…
Sottotitoli a cura di: Federica Licitra, Claudia D’Angelo, Jessica Patanè, Daniela Platania Franchina
Ringraziamo la Cattedra di lingua e letteratura russa dell'Università degli Studi di Catania
Contesto storico e sociale
Il pluripremiato regista e sceneggiatore, Andrej Maljukov, con un tocco ironico e realista è riuscito ad intrecciare due contesti socio-culturali diversi tra loro: quello della Russia del ‘42 e quello del XXI secolo. Il suo obiettivo principale non era solo portare sul grande schermo due realtà opposte, ma cercare di far comprendere al pubblico che nella vita bisogna “cogliere l’attimo”.
Lo stesso Maljukov ha affermato in un'intervista: “Sto cercando nel mio film di mostrare la connessione che c’è tra presente e passato (...) Siamo tutti costernati da quello che sta succedendo oggigiorno. È necessario capire che tutto quello che c'era dietro di noi, è nostro, e non di qualcun altro, e lo stesso vale per il presente. Non stiamo cercando di muovere una critica alle generazioni contemporanee. La comparazione tra i due periodi storici è presentata in modo che lo spettatore comprenda che il presente è un prodotto del passato, e il nostro oggi condizionerà senz’altro il futuro. Se prendiamo il tema della guerra non rappresenta solo un passato eroico, ma la somma di varie azioni decise da uomini potenti.”
Curiosità e riconoscimenti
Per le riprese del film, il canale "Rossija" ha invitato il famoso regista canadese di acrobazie ed effetti visivi John Attard, noto per il suo lavoro nei film "Il Gladiatore" (2000), "Black Hawk Down" (2001) e "Lara Croft : Tomb Raider" (2001).
Le riprese del film si sono svolte nella regione di Pskov, ma non nella regione di Leningrado (nel film l'azione si svolge esattamente vicino a San Pietroburgo).
Nel film la frase pronunciata da Oberst Kurt Bonchow: "Questi ebrei francesi hanno sconfitto anche noi?", sebbene proferita in altre circostanze, è vera. Durante la cerimonia dell' 8 maggio 1945 il capo della delegazione tedesca, il feldmaresciallo Wilhelm Keitel, vedendo persone in divisa militare francese tra i presenti, non poté fare a meno di rimanere sorpreso ed esclamare: “Non ci posso credere! Anche questi ci hanno sconfitto?!”
Nella scena in cui Borman viene interrogato dall'ufficiale tedesco Kurt Tippelskirch, Borman recita: "Non faccio uno spuntino dopo il primo", citando la famosa frase del film "Il destino di un uomo", basato su una storia di Mikhail Šolochov.
La scelta di utilizzare il soprannome “Bormann” (funzionario nazista Martin Borman) per il personaggio Sergej Filatov, è spiegata dalla passione per la storia di questo personaggio.
È bellissimo grazie mille.
bello
L’OGGETTO FUGGENTE. E’ l’attimo, l’occasione per quattro tipi da bar. In comune hanno la giovane l’età, le origini e uno strumentale senso della Storia: sono tombaroli di reperti di guerra. Quella patriottica che tanto costò. Scavano e cercano proprio là dove furono combattute le battaglie più aspre. Per interesse, perché ogni cosa ha un prezzo e i soldi fanno comodo e per attrazione, perché il mito, seppur luciferino, è potente. Con gli oggetti riemergono i giorni, gli attimi, il dolore e la forza che, per amore di una delle tanti madri, apre la porta del tempo. Il passato si comprenderà. Trasfigurati nel fronte di guerra, ognuno conoscerà lo spirito dell’appartenenza orgogliosa ad un popolo vincitore che, più di ogni altro ha combattuto contro l’orrore nazista.
Film più che pertinente, da vedere.
Buon film di guerra e fantascienza, che poteva riscuotere successo se non fosse stato frutto di una produzione a basso costo e per nulla pubblicizzata (ho visto tanta roba di qualità inferiore). Grazie per averlo tradotto e proposto.