Sottotitoli




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Ragazzi
Dramma sociale diretto da Asanova Dinara
1983 - Lenfilm
Un giovane e promettente laureato dell’istituto di educazione fisica accetta l’incarico di direttore in un campo di lavoro forzato per adolescenti “problematici”, già registrati dalla milizia, e riesce a creare con loro un rapporto di amicizia e a diventare il loro mentore.
Sottotitoli a cura di Anna Dolgova
Redazione di Ugo Malagoli
Contesto storico e sociale
Nel film "Ragazzi" viene trattato quello che resterà il tema principale anche del successivo lavoro di Dinara Asanova: la formazione della personalità di un adolescente. Il film è permeato di retorica educativa e rivela, in modo originale, aspetti della solitudine interiore dell'adolescente, del suo primo amore e dei suoi tentativi di ritrovarsi. L’espressività di attori giovani e non professionisti aiuta lo spettatore ad interfacciarsi con esistenze pericolose o connotate dal gioco per la sopravvivenza.
Nell'Unione Sovietica, dopo le vicende drammatiche legate alla guerra civile e alla Seconda Guerra Mondiale, c'erano molti orfani e bambini di strada. E le storie di crescita nel collettivo sono diventate una parte importante del mito cinematografico sovietico. Asanova è la prima nel cinema sovietico a parlare ad alta voce di un problema che non era ancora stato discusso apertamente: del crimine adolescenziale, delle vite spezzate e della motivazione di quei ragazzi ad andare contro la legge.
Curiosità e riconoscimenti
Inizialmente la sceneggiatura di Jurij Klepikov è stata proposta al regista Sergej Solovjov, che immaginava il cantautore Vladimir Vysotskij ad interpretare l’educatore del campo estivo, ma per qualche motivo Mosfilm ha bocciato il suo progetto e la sceneggiatura è finita nelle mani della sua collega di università, Dinara Asanova, che è riuscita a realizzare il progetto in modo del tutto originale.
È stata la seconda collaborazione tra la regista Asanova e lo sceneggiatore Klepikov; la prima è stata “Il picchio non ha mal di testa” (1975).
Nel 1985 sono risultati vincitori del Premio di Stato dell'URSS: Dinara Asanova (postumo), il direttore della fotografia Jurij Veksler, lo sceneggiatore Jurij Klepikov e il protagonista Valerij Prijomyhov.
Tra i ragazzi non c’erano attori professionisti, ma veri “adolescenti difficili”. Le riprese che sono state realizzate a Priozersk (accanto a San Pietroburgo) li hanno cambiati, permettendo loro di raggiungere una miglior consapevolezza di sé e di apprezzare la gioia della creazione; Dinara Asanova ha continuato a seguire il destino di quei ragazzi anche dopo aver terminato il lavoro sul film.
Dinara Asanova (1942-1985) è morta all'età di 42 anni a causa di un arresto cardiaco improvviso.
Al film hanno partecipato (come nella maggior parte dei film di Asanova) il suo attore preferito, Valerij Prijomyhov, e il figlio della regista, Anwar, che ha recitato in un ruolo-cameo. È stato anche il debutto cinematografico di Aleksej Polujan, che in seguito ha raggiunto la notorietà per il suo ruolo nello scandaloso film di Aleksej Balabanov “Cargo 200”.