Sottotitoli
Supportaci con una donazione paypal
Piter FM
Commedia melodrammatica diretta da Byčkova Oksana
2006 - STS, PROFIT,
Maša è una DJ e conduttrice nella popolare radio di San Pietroburgo “Piter FM”, che si sta preparando per il matrimonio con il compagno di una vita. Maxim è un giovane architetto in formazione che si arrangia con dei lavoretti, ma grazie ai suoi primi progetti vince un concorso internazionale di architettura e viene invitato a lavorare in una prestigiosa ditta tedesca. Due vite molto diverse, ma con una cosa in comune: entrambi non hanno le idee chiare sul loro futuro. Maxim è legato a San Pietroburgo per la sua bellezza ma è anche trattenuto dall'amore per una ragazza che però lo ha appena lasciato. Maša si accorge di non amare il suo fidanzato: non è lui la persona con cui vuole passare il resto della sua vita. Poi, per un caso fortuito, Maša perde il cellulare e Maxim lo trova...
Sottotitoli a cura di Arianna Argentino
Redazione di Ugo Malagoli
Contesto storico e sociale
La protagonista del film è indubbiamente San Pietroburgo, città incantevole e magica, mostrata nella pellicola con colori mirabilmente leggeri - una sfida, all’epoca, ancora non banale, per l’eredità che la città si trascinava dietro: i cieli grigi e nebbiosi di Dostoevskij e di Blok, essere stata la culla delle rivoluzioni, la terra natale di grandi artisti ma anche il ricettacolo di falliti ed emarginati. Questa sfida è stata vinta dalla regista Oksana Byčkova, che è riuscita a creare nella sua commedia romantica un'atmosfera sorridente, un pochino malinconica, che consegna un'immagine piacevole e ariosa della città, grazie anche alla colonna sonora che accompagna i panorami mozzafiato ripresi dai tetti, gli eleganti palazzi e i cortili malandati di San Pietroburgo.
Gli anni 2000 si sono caratterizzati anche in Russia per l’introduzione delle tecnologie digitali: lo sviluppo di Internet e una crescita significativa del suo ruolo nella società, la diffusione dei telefoni cellulari, delle fotocamere digitali e del formato Blu-ray. Verso la fine degli anni '00 compaiono i primi smartphone touch mentre musicassette e VHS sono state sostituite da CD e DVD. In generale la tecnologia ha seguito l’evoluzione occidentale, forse con un leggero ritardo.
La moda degli anni 2000 in Russia si può descrivere come un'insalata mista globale in cui confluivano tendenze di periodi e paesi diversi. La globalizzazione legata alla diffusione di Internet, con l’apparizione anche in Russia dei primi social network, ha permesso anche a fenomeni culturali secondari di influenzare la moda di massa dei giovani, particolarmente attratti dalle subculture. Parallelamente, negli strati sociali più alti si consolidava una imitazione acritica delle tendenze occidentali. Nel periodo dal 2004 al 2007 entrano nel mercato russo le riviste occidentali (Vogue, Elle, Harper's Bazaar etc.) che influenzano profondamente i media locali, mostrando il vantaggio del visivo rispetto al testo, dell'impressione sul contenuto. In questo periodo cresce rapidamente il mercato dei beni di lusso e della moda.
La crisi finanziaria del 2008 è stato solo l’ultimo tra i tanti disincanti che ha provato la società russa. L’aspettativa riposta nella transizione post-comunista era stata altissima: la propaganda occidentale aveva dipinto un paradiso consumista dove si viveva senza far fatica. Ma gli enormi sacrifici e i risultati scadenti non hanno soddisfatto per niente le attese, creando una certa sfiducia verso il libero mercato e la legittimità della proprietà privata. I russi hanno così elaborato una narrazione traumatica della transizione post-comunista e si sono per buona parte convinti di essere stati raggirati e imbrogliati, di essere cioè stati vittime di un’enorme truffa perpetrata ai loro danni da una cricca di banditi legata all’occidente. Da qui un vero e proprio disgusto generalizzato verso la democrazia e i suoi promotori, ritenuti marionette dell’occidente e quindi alieni rispetto alla profonda anima russa.
Curiosità e riconoscimenti
La casa che si vede scorrere velocemente nelle inquadrature e che disegna Maxim, è stata costruita nel 1908-1910. Per individuarla sono stati esaminati molti edifici di San Pietroburgo. Alla fine la produttrice del film, Elena Glikman, si è rivolta a un architetto locale, che ha consigliato la casa sulla Fontanka, al 159.
Anche una delle scene cruciali del film, quando a Maxim cade il telefonino in acqua, è stata girata sulla Fontanka. La scena ha richiesto due giorni interi, perché il primo giorno ha cominciato improvvisamente a nevicare in piena estate e le riprese hanno dovuto essere posticipate.
Per l'ufficio della radio Piter FM si è utilizzata una casa famosa che prima della Rivoluzione era stata un bordello e successivamente è diventata il dormitorio dell'Istituto minerario.
Un film molto bello, più profondo di quanto appaia, ottima e intelligente la regia. Solo la giovinezza è la vera vita, brevissima, il resto è tristezza
Sulla "linea d'ombra" che porta dalla adolescenza alla maturita, un telefono viene smarrito.
Un ragazzo e una ragazza, alla ricerca dell'oggetto, si inseguono e mille volte si sfiorano senza mai incontrarsi, mentre la vita di San Pietroburgo scorre intorno a loro raccontando la sua lieve e inaspettata poesia.
Semplice, divertente e allo stesso tempo coinvolgente e profondo.
Da non mancare
Che dire, una storia a lieto fine solo sul finale .. ultimi minuti ... Attori molto ravi , uno spaccato della russia post-sovietica ... musiche dolci ! la trama semplice come tante storie tra ragazzi .... I sottotitoli mi aiutano molto , conosco poco poco il russo pronunciato da Anna Scliarova bravissima docente lei mi ha indirizzato qui per imparare il parlato ! (per me molto difficile ma bello comunque). Grazie Perestroika !
E' un film meno leggero di quanto appare, perché il suo leitmotiv più che l'idillio di una Pietroburgo giovanile è l'amaro passaggio all'età adulta che tutti hanno fatto: lui un po' sconsolato che vorrebbe andarsene in Germania, lei che capisce che forse il matrimonio...; e certo è anche un documento sulla Russia di inizio duemila molto vicina all'Europa occidentale, e penso che tutti vorremmo tornare a vederla così.
Film molto simpatico! leggero ma non sciocco, sbarazzino e complice; una bella storia che scivola via con lo sfondo o il primo piano della città. Bella la fotografia tanto per le riprese urbane, per i movimenti degli attori, per sfumature, colori ed altro. La regia precisa. Grazie!