Sottotitoli
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Non ve lo sognereste neppure...
melodramma diretto da Frez Il'ja
1980 - Studio di M. Gor'kij
Trasferitasi nella periferia di Mosca con la famiglia, Kat’ja frequenta una nuova scuola dove incontra Roman. I due passano molto tempo insieme e così inizia una “piccola-grande” storia d’amore, nonostante la giovane età dei due protagonisti. Alle loro vicende si affiancano anche quelle di Tat'jana Nikolaevna, insegnante di letteratura, fonte inesauribile di supporto per i due giovani. Tra bugie e verità, saranno gli innamorati destinati ad un sentimento che supera i pregiudizi familiari?
Sottotitoli a cura di: Federica Grasso, Emanuela Coniglio, Daniela Scibilia, Polina Savič
Ringraziamo la Cattedra di lingua e letteratura russa dell'Università degli Studi di Catania
Contesto storico e sociale
Questo cult della stagnazione breževiana sebbene si sia ispirato al romanzo della Galina Ščerbakova “Roman e Jul'ka” (1979), che a sua volta riprende l'opera shakespeariana già dai nomi dei protagonisti, il regista distacca il film dall'influenza di Shakespeare. La protagonista, Jul'ka (Giulietta), viene infatti chiamata Kat'ja, sottolineando questa presa di distanza. Inoltre, il finale è stato modificato più volte a causa della sua cupezza eccessiva e, già durante le riprese, è stato "addolcito" il più possibile su richiesta dei lettori. Subito dopo l'uscita del film, il regista è stato bersagliato da critiche: è stato accusato di promuovere la dissolutezza, la volgarità e l'immoralità. Nonostante ciò, la pellicola ha ottenuto un incredibile successo tra gli spettatori ed è diventata un vero e proprio cult.
Curiosità e riconoscimenti
Il film con la regia di Il'ja Frez, è basato sul primo romanzo di Galina Ščerbakova «Roman e Jul'ka» (1979) che l'ha scritto dopo che suo figlio, un normale studente innamorato, ha deciso di arrampicarsi su un tubo di scarico fino al sesto piano per confessare i suoi sentimenti alla sua amata. Tuttavia, al momento della discesa, il tubo crollò e il ragazzo cadde, sopravvivendo miracolosamente.
"L’ultimo poema" (Poslednjaja poema) è il titolo della colonna sonora del film. La canzone è amata e conosciuta da persone di tutte le età. Questa melodia venne scritta dal compositore Aleksej Rybnikov, autore di altre colonne sonore di film sovietici di successo, e interpretata da Irina Otieva.
La canzone proviene da un'opera di Rabindranath Tagore, poeta e romanziere indiano vincitore del Nobel per la letteratura nel 1913. Il brano è tratto dal romanzo "Shesher Kabita" (1929), che narra la storia d'amore ostacolata di due amanti. La traduzione dal bengalese al russo è di Irina Anatol'evna Svetovidova (1956).
10 anni dopo l'uscita del film, che ha reso Nikita Mikhajlovskij una vera star, all'attore è stata diagnosticata la leucemia. I soldi per l'operazione furono raccolti in tutto il mondo, grazie all'aiuto di amici e fan, ma, purtroppo, tutti gli sforzi dei medici furono vani: nel 1991, all'età di 27 anni, Nikita Michajlovskij morì. In questa occasione molti colleghi ricordarono che nel film la morte del giovane veniva menzionata tre volte; durante le riprese non venne prestata attenzione a questo dettaglio poi rivelatosi profetico.
La maggior parte delle scene sono state girate nel sud-ovest di Mosca, approssimativamente nelle vicinanze delle stazioni della metropolitana Jugo-Zapadnaja e Jasenevo. Invece il finale è stato girato a Leningrado (oggi San Pietroburgo) nella famosa casa di Tolstoj n. 17, situata in via Rubinštejn.
Con i suoi 26 milioni di spettatori il film è diventato il leader di incassi ed è stato riconosciuto come il miglior film dell'anno secondo un sondaggio della rivista "Sovetskij ekran". Nello stesso anno, ha vinto al 14° Festival cinematografico dell'Unione (Vilnius) e ha ricevuto il secondo premio per il miglior film per ragazzi. Nel 1981 il film venne proiettato al Giffoni Film Festival con il titolo di “Non l’avete nemmeno sognato”.
Che lezione d'amore! Film toccante e commovente. Grazie
Atmosfere anni 80, un amore adolescenziale contrastato e tanti temi sulla condizione della donna.
Bellissimo il gioco di sguardi fra i protagonisti e i due bimbi che giocano nel cortile… significativo.
Toccante ...sceneggiatura ben fatta....trama e dialoghi molto bella. Lo rivedrei 10 volte ..
Una bella commedia romantica, anche se di commedia non si può pienamente parlare. Ritrae l'amore adolescenziale, con i suoi eccessi e le sue ingenuità, in maniera toccante. La musica, poi, è fantastica.
Un film bellissimo, romantico, senza tempo, bravissimi gli attori adolescenti. Un esempio straordinario dell "anima russa".
Bellissimo e toccante film. Mette perfettamente in luce l'ambiente, la cultura e la società russa del 1980. E soprattutto il rapporto tra genitori e figli per quanto riguarda educazione e futuro.
Penso che l' onda sessantottina non sia ancora arrivata e lo dimostra il fatto di quanto sia forte l'influenza del corpo insegnate sui giovani stessi.
Il film tocca anche un tema importante quale la prevaricazione sulla donna , l'insegnante, da parte del licenzioso medico e quindi la condizione femminile di chi trentenne è considerata zitella...Che altro dire: sono tanti i temi che il film tocca . A me è piaciuto moltissimo e desidero condividerlo con amici che sicuramente come me lo apprezzeranno.
Bellissimo film! Sognante e drammatico al tempo stesso!
Questo film mi ha riportato al cinema,
grazie