Sottotitoli

Lo spaventapasseri
Jurij Andropov
Unione Sovietica
Bykov Rolan
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Lo spaventapasseri

dramma diretto da Bykov Rolan
1983 - Mosfilm
Чучело
Dramma
IMDB: 7.7

Lena Bessolt’seva è una novellina della sesta classe di una scuola di provincia. Vive con il suo nonno, collezionista di opere d’arte, che viene nominato da compaesani “rattoppato”. Anche a Lena viene attribuito il soprannome di “spaventapasseri" sin dal primo momento del suo arrivo in classe. Ed è proprio dal suo arrivo che si innescano una serie di episodi di bullismo nei suoi confronti, che pur di non essere esclusa, subisce tutto in silenzio. I persistenti atti di bullismo, l’inerzia e la totale indifferenza del mondo degli adulti porteranno Lena ad una drastica decisione: quella di lasciare il paese in cui vive pur di liberarsi da tale oppressione. Alla fine gli adulti rimpiangeranno la loro indifferenza ed i suoi compagni di classe la loro crudeltà.

Sottotitoli a cura di: Giuliana Maltese, Nicole Bua, Paola Penitente, Adriana Campanella

Ringraziamo la Cattedra di lingua e letteratura russa dell'Università degli Studi di Catania

Contesto storico e sociale

La pellicola viene girata e proiettata all’inizio degli anni '80. Questo è un periodo molto delicato per l’Unione Sovietica che da tempo è impegnata nella lotta alla supremazia con gli Stati Uniti d’America. In questo particolare momento Andropov si trova a capo dello Stato, subentrato dopo la morte di Brežnev. Nonostante la breve durata del suo mandato, Andropov mise in atto diversi tentativi per risollevare l’economia e ridurre la corruzione, rendendo pubblici altresì i dati sulla crisi e sui progressi scientifici, per la prima volta. Si mosse per combattere aspramente le violazioni interne al partito, sollevando dagli incarichi diversi funzionari. Si tratta di un periodo che segna il progressivo declino dell’Unione Sovietica che la porterà nel giro di pochi anni, alla sua completa dissoluzione.

E, proprio il suo governo fu segnato dal deterioramento dei rapporti con gli Stati Uniti a cui conseguì l’inasprimento del conflitto con il posizionamento di missili in Europa da parte di entrambe le fazioni. Ciò portò l’Unione Sovietica a sospendere le discussioni per diminuire il numero di testate nucleari. Il controllo del partito procedeva seguendo le consuete linee ferree, ma al contempo aumentava il malcontento da parte della popolazione, la cui maggior parte viveva in condizioni di indigenza e costretta a manifestare il proprio dissenso in piena clandestinità. Tale linea clandestina era adoperata anche per ciò che concerne arte, cultura e giornalismo: tutto ciò contrario ai principi del partito, tutte le influenze occidentali che nonostante la rigidità dei controlli, riuscivano a raggiungere e ad incuriosire la popolazione, venivano gestite segretamente.

Curiosità e riconoscimenti
  • Il film si basa sull’omonimo romanzo di Vladimir Železnikov del 1981 che, a sua volta, si basa sulle reali vicende vissute dalla nipote dello scrittore.

  • Kristina Orbakajte è la figlia della nota cantante russa Alla Pugacёva, della quale all’interno della pellicola è presente una canzone dal titolo “Starinnye časy” (Vecchi orologi).

  • Il regista Rolan Bykov all’interno del film ha appositamente inserito delle canzoni rock occidentali per enfatizzare il carattere trasgressivo degli alunni, in linea con quella parte di popolazione che si avvicinava alla musica occidentale “violando” la rigidità del partito.

  • Il film è stato inizialmente riconosciuto come dissidente e, proprio per questo ha attirato l’attenzione delle distribuzioni cinematografiche occidentali, soprattutto quelle statunitensi.

  • Nonostante le riprese del film siano terminate nel 1983, la pellicola è uscita nelle sale nel settembre dell’anno successivo a causa di una massiccia protesta da parte di insegnanti e funzionari di partito, i quali obiettavano al fatto che i bambini sovietici fossero rappresentati sotto una prospettiva così crudele.

  • Il film ha ricevuto il “Premio di Stato dell’Urss” nel 1986, solo dopo l’avvento della Perestrojka e un premio al Festival Internazionale del Cinema di Lione. La protagonista, Kristina Orbakajte ha ricevuto il premio come “Miglior Attrice” al Festival Internazionale del Cinema delle Isole Faroe.


Eustachi, 08-12-2023

Film stupendo, profondo e coinvolgente, accompagnato dagli elevati e eloquenti accenti della scrittura musicale composta dalla straordinaria Sofja Gubaidulina e dalla formidabile prestazione di Kristina Orbakajte.

Francesco Iozzo/crab59-artist, 19-09-2023

Film dai tratti intensi,focalizzato sulla "Cattiveria"( involontaria)dei bambini in preadolescenza, perché non hanno ancora quella sensibilità di capire che le - parole - fanno ancora più male di un'aggressione fisica.Nel comportamento dell'insegnate si vedono gli ultimi strascichi della vecchia scuola comunista,da li a poco cambierà tutto.Questo film ci fa capire che i bambini sono tutti uguali,quindi questo soggetto-storia si può ambientare in qualunque paese del mondo. Attori/ bambini, molto bravi nel recitare- no recitare,diretti da un regista-maestro che è riuscito a far emergere da questi piccoli attori tutta la loro sensibilità/ volontà di entrare nei personaggi senza sdoppiarsi dal loro-io. Buon film.

Antodoc1, 05-07-2023

Film con atmosfere che a tratti mi hanno ricordato Tarkowskj. Trama centrata sui questi bambini preadolescenti della classe con una protagonista eccezionale versatilità, la bambina soprannominata Spaventapasseri, che viene bullizzata e sottoposta a trattamenti da tortura psicologica, nonostante ciò splende per intelligenza, originalità e spirito libero. Film tragico e molto commovente.

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