Sottotitoli
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La più bella e attraente
commedia lirica diretta da Bežanov Gheral'd
1985 - Mosfilm
Nadja Kljueva è una giovane ingegnera, modesta e poco appariscente. Dedica tutta la sua vita al lavoro e al servizio pubblico ma lascia pochissimo spazio per la sua vita privata. Tutto cambia però quando incontra casualmente una sua ex compagna di classe, Susanna, che ora lavora come sociologa in una fabbrica di condizionatori. Susanna è una donna alla moda, affascinante, sicura di sé e, naturalmente, sposata. Scoprendo che l’amica invece è ancora single, Susanna decide di aiutarla a sistemarsi utilizzando il metodo scientifico, con la convinzione che “se non sei bella, sii attiva”. Convince così Nadja che ognuno deve costruire il proprio destino da sé e condivide con lei tutti i segreti del fascino femminile.
Sottotitoli a cura di Irene Lardo
Ringraziamo il dipartimento di interpretazione e traduzione dell'Università degli Studi di Bologna professoressa Francesca Biagini
Contesto storico e sociale
Negli anni '80, la Russia era il nucleo centrale dell'Unione Sovietica, superpotenza governata dal Partito Comunista. Il decennio fu caratterizzato da stagnazione economica, inefficienza burocratica e censura. Leonid Brežnev, Juri Andropov e Konstantin Černenko guidarono il paese fino alla metà del decennio. Nel 1985, Mikhail Gorbačëv divenne Segretario Generale e introdusse le riforme della "Glasnost" (trasparenza) e "Perestrojka" (ristrutturazione), nel tentativo di modernizzare l'economia e rendere il governo più aperto. Queste riforme portarono a cambiamenti significativi, sia in termini di politica interna che nelle relazioni internazionali, contribuendo infine alla dissoluzione dell'URSS nel 1991.
Curiosità e riconoscimenti
L’attrice protagonista, Irina Murav’ёva, all’inizio non amava la sceneggiatura del film e si rifiutò categoricamente di prenderne parte. All’epoca voleva impegnarsi in un cinema d’autore, riflessivo e serio, abbandonando il suo ruolo di ragazza carina e svampita. Soltanto anni dopo, l’attrice, vedendo casualmente il film, se ne innamorò almeno quanto il pubblico.
Durante le riprese, il regista Gheral’d Bežanov ebbe un infarto a causa del costante stress dovuto ai conflitti sul set. Secondo il regista stesso, il suo litigio più grande fu con Aleksandr Abdulov (Volodja) e Tat’jana Vasil’eva (Susanna).
Né Irina Murav’ёva (Nadja) né Vladimir Nosik (Ghena) sapevano giocare a ping-pong ma prima di recitare quelle scene gli è stato dato il tempo per imparare; inoltre, Vladimir Nosik si è rotto un dito del piede mentre giocava.
A causa della battuta “Viene dagli Urali?”, il regista e il Goskino (l’ente statale incaricato di coordinare e organizzare l’attività cinematografica nell’Unione Sovietica) hanno dovuto scrivere delle scuse a Boris El’tsin, l’allora responsabile del Comitato regionale di Sverdlovsk (oggi Ekaterinburg).
Il film ha avuto un grande successo tra il pubblico, è stato visto da 44,9 milioni di spettatori (per un totale di 1.112 copie a noleggio), il che l’ha reso il leader del box office sovietico nel 1985.
Il film è tragi-comico con un bel finale . Niente di superlativo ma un bel fim rilassante
Bello, simpaticamente romantico.