Sottotitoli
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La passeggiata
melodramma diretto da Učitel' Aleksej
2003 - Studio "Rock"
Tre giovani, spinti dal caso, si ritrovano a vagare per le strade di San Pietroburgo, dove un'intensa giornata li porterà a vivere un'esperienza che li cambierà per sempre. Tra l'euforia della giovinezza e l'ombra di un segreto inconfessabile, si dipana un racconto avvincente che lascia un segno indelebile.
Sottotitoli a cura di: Valeria Grasso, Cecilia Ravenna, Giovanna Morrone, Francesca D’amore, Cristiana Paone, Maria Fiori, Manuela Festa, Alessia Funiciello, Beatrice Chimirri, Marta Valeri, Sabrina Di Buono.
Ringraziamo il Corso di Tecniche di traduzione e sottotitolaggio del comune di Milano e Dario Magnati
Contesto storico e sociale
Un film che racconta come una passeggiata improvvisata si riveli in realtà un esperimento pianificato fin dall'inizio. Nel film non c'è l'azione. Il fulcro dell'attenzione è rappresentato dai dialoghi tra i protagonisti, i quali si configurano come un intrigante gioco intellettuale, in cui si intrecciano elementi di competizione, seduzione, ambiguità semantica e costruzione di nuove realtà.
Una trama apparentemente semplice, incentrata su una romantica passeggiata, evoca le atmosfere della «Prospettiva Nevskij» (1833) di Gogol'. Come si può vedere, a San Pietroburgo, anche a distanza di centocinquant'anni, l'incontro con una sconosciuta misteriosa non promette nulla di buono. E il consiglio di Gogol rimane valido: "Non fidatevi della prospettiva Nevskij!"
Gli anni 2000 si sono caratterizzati anche in Russia per l’introduzione delle tecnologie digitali: lo sviluppo di Internet e una crescita significativa del suo ruolo nella società, la diffusione dei telefoni cellulari, delle fotocamere digitali e del formato Blu-ray. Verso la fine degli anni '00 compaiono i primi smartphone touch mentre musicassette e VHS sono state sostituite da CD e DVD. In generale la tecnologia ha seguito l’evoluzione occidentale, forse con un leggero ritardo.
La moda degli anni 2000 in Russia si può descrivere come un'insalata mista globale in cui confluivano tendenze di periodi e paesi diversi. La globalizzazione legata alla diffusione di Internet, con l’apparizione anche in Russia dei primi social network, ha permesso anche a fenomeni culturali secondari di influenzare la moda di massa dei giovani, particolarmente attratti dalle subculture. Parallelamente, negli strati sociali più alti si consolidava una imitazione acritica delle tendenze occidentali. Nel periodo dal 2004 al 2007 entrano nel mercato russo le riviste occidentali (Vogue, Elle, Harper's Bazaar etc.) che influenzano profondamente i media locali, mostrando il vantaggio del visivo rispetto al testo, dell'impressione sul contenuto. In questo periodo cresce rapidamente il mercato dei beni di lusso e della moda.
La crisi finanziaria del 2008 è stato solo l’ultimo tra i tanti disincanti che ha provato la società russa. L’aspettativa riposta nella transizione post-comunista era stata altissima: la propaganda occidentale aveva dipinto un paradiso consumista dove si viveva senza far fatica. Ma gli enormi sacrifici e i risultati scadenti non hanno soddisfatto per niente le attese, creando una certa sfiducia verso il libero mercato e la legittimità della proprietà privata. I russi hanno così elaborato una narrazione traumatica della transizione post-comunista e si sono per buona parte convinti di essere stati raggirati e imbrogliati, di essere cioè stati vittime di un’enorme truffa perpetrata ai loro danni da una cricca di banditi legata all’occidente. Da qui un vero e proprio disgusto generalizzato verso la democrazia e i suoi promotori, ritenuti marionette dell’occidente e quindi alieni rispetto alla profonda anima russa.
Curiosità e riconoscimenti
Aleksej Učitel', il regista di film di successo come "Rock" (1987), "Il diario di sua moglie" (2000), “Il cosmo come presentimento”, (2005), ha dichiarato che il suo film "La passeggiata"(2003) ha suscitato grande interesse a livello internazionale. L'ambizioso progetto di realizzare diverse pellicole in altrettante città del mondo, tra cui New York e Firenze, non ha purtroppo visto la luce.
La sceneggiatura del film è stata scritta da Dunja Smirnova, regista di opere come: "Kokoko"(2012), "Storia di un incarico" (2018). Figlia del celebre attore e regista del film "La stazione Bieloruskij" (1970), Smirnova porta avanti una solida tradizione cinematografica familiare.
Il film è stato girato mentre la città si preparava a celebrare il suo 300° anniversario (1703-2003) In alcune inquadrature si possono vedere i ponteggi e i lavori in corso.
Il film è stato realizzato con una tecnica di ripresa naturalistica, sfruttando ambienti urbani autentici e la presenza di passanti non professionisti, tranne alcuni attori dello "Studio di Pёtr Fomenko". L'impiego della camera a spalla e di una telecamera digitale compatta ha consentito di ottenere un'estetica documentaristica e di ridurre al minimo l'impatto visivo delle riprese. Alcune sequenze sono state girate in piani-sequenza della durata di oltre 20 minuti.
Come la ripresa, in movimento continuo, questo film tiene in sospeso dall’inizio alla fine. Co-protagonista è San Pietroburgo nel rumore del traffico, il vociare dei passanti, il tram e le sirene, i lavori di manutenzione, i monumenti e la pioggia finale… bellissimo film, e grazie ancora per il magnifico lavoro di traduzione e sottotitolazione. Ancora grazie.