Sottotitoli

La parentela
Leonid Brežnev
Unione Sovietica
Mikhalkov Nikita
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La parentela

Tragicommedia diretta da Mikhalkov Nikita
1982 - Mosfilm

Il film racconta in modo ironico le complesse relazioni delle persone vicine. Il personaggio principale nella semplicità dell'anima sta cercando di "incollare " la famiglia separata della sua amata figlia. Agendo con le più buone intenzioni, non è in grado di capire perché il suo intervento causa una protesta così violenta…

Sottotitoli a cura di Giovanna Germanetto

Curiosità e riconoscimenti

  • Il film è stato girato nella città di Dnepropetrovsk, le riprese si sono svolte in due parchi urbani di Čkalov e di Ševcenko e anche al ristorante "Faro".

  • Il Consiglio di cultura ha accolto il film con diffidenza e ha chiesto di apportare quasi 200 modifiche, alcune delle quali hanno cambiato fondamentalmente la trama. Al consiglio è piaciuto l'aspetto della bambina del film e che ascoltava la musica occidentale. Il ministro della cinematografia dell'URSS ha detto al regista: "Vedere il popolo sovietico così è stato possibile solo dalla finestra "Mercedes"!». Ha salvato il film segretario generale dell'URSS Yurij Andropov, a cui è piaciuto molto il film, e ha dato il via libera per esso con modifiche minime.

  • La figlia dell'eroina è stata recitata da Fedor Stukov. L'attore, che subito dopo l'uscita della "La parentela" ha recitato nel famoso film "Tom Sawyer".

  • Nel 1972 Nonna Mordjukova (la nonna) riconosciuta come miglior attrice dalla rivista "Schermo sovietica".


lombardini bruno, 18-01-2024

Mha stento a credere che la russia sia sia stata così messa male , in fin dei conte era una potenza .. non economica nel senso dell'occidente ma pur sempre una potenza tecnologica.Mi sembra una caricatura. Cmq un buon film pieno di sentimenti ... di solidarietà che oggi non vedo in occidente !

MGGM, 29-08-2022

Inaspettatamente, la vita famigliare sovietica degli anni ‘80 rappresentata è molto simile alla nostra di oggi.
Il pilastro della narrazione è la donna che incarna la vita famigliare nonostante abbia già perso la sua prima battaglia matrimoniale.
Il caos che sgorga nelle menti e nelle vite i cui percorsi d’amore si interrompono non è attenuato dagli sforzi della babusca. Ma lei riesce a riportare un affetto che pareva perduto irrimediabilmente.
Non raggiunge i suoi intenti ma involontariamente vince sull’assenza di affetti.
Un paese sovietico che ammicca alla cultura statunitense come del resto faceva e fa tutta l’Europa. Un ossequio, forse dovuto, alle forze armate viste dal lato garbato e vitale, finanche sinceramente patriottico.
L’occhiolino fatto allo sponsor anche di là della cortina.
Delle scene di felliniana ispirazione con il folclore e la vitalità dei popoli veraci.
Nessun accenno alla spiritualità ne alla religione, nemmeno nel matrimonio.
Un affresco tragicomico sulla vita che funge da specchio della nostra società in un momento nel quale non possiamo che cercare i fondamenti dell’esistenza per traghettarci al di là delle rapide del nostro tempo.

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