Sottotitoli




Supportaci con una donazione paypal
Il Maestro e Margherita
Dramma mistico diretto da Bortko Vladimir
2005 - Rossija-1
Nella Mosca degli anni '30 compare uno strano personaggio, Woland, che si presenta come esperto di magia nera. Assieme a lui, un seguito alquanto bizzarro: l’interprete Korov’jev, il gattone Behemoth, il sicario Azazello, la strega Ghella. Woland sembra interessato a conoscere il nuovo uomo sovietico creato dalla rivoluzione, ma incontra soprattutto personaggi già noti: intellettuali servizievoli, cinici profittatori, burocrati corrotti. Ben presto si scopre che Woland è Satana in persona e a Mosca cominciano ad accadere cose molto strane. Il Maestro, uno scrittore tormentato dalle critiche che hanno stroncato il suo romanzo su Gesù e sul procuratore romano della Giudea, Ponzio Pilato, in preda alla depressione finisce in manicomio, dove conosce il poeta di regime Ivan Bezdomnyj (Ivan Senzatetto), che di persona aveva sperimentato il potere diabolico di Woland. Il Maestro racconta al suo giovane amico come ha conosciuto Margherita, e come entrambi fossero stati colpiti. Margherita non si rassegna alla perdita del Maestro e arriva a fare un patto con il Diavolo: diventa una strega e partecipa al gran ballo di Satana. La ricompensa sarà un eterno rifugio, dove il Maestro e Margherita potranno godere di quella pace che non avevano mai avuto in vita.
Sottotitoli a cura di Ugo Malagoli
Redazione di Anna Dolgova
Contesto storico e sociale
Uno dei capolavori della letteratura russa del Novecento, amato da lettori di ogni età in tutto il mondo, è stato scritto da Mikhail Afanas'jevič Bulgakov (1891-1940) durante il regime di Stalin. Il romanzo è stato iniziato nel 1928 e ultimato, dopo molti rifacimenti, nel 1940, pochi giorni prima che lo scrittore morisse. Ha visto la luce in una versione censurata solo nel 1966, grazie al timido disgelo nella cultura sovietica che si accompagnava ad una altrettanto timida “destalinizzazione” politica.
La prima versione completa del libro viene pubblicata in Unione Sovietica nel 1973 dalla rivista Chudožestvennaja Literatura (Letteratura narrativa): questa versione rimarrà quella definitiva fino al 1989, quando viene sostituita da quella preparata dall'esperta letteraria Lidija Janovskaja con l'aiuto di tutti i manoscritti disponibili.
Il decennio degli anni '30, quando fu scritto il romanzo, è generalmente associato alla feroce repressione stalinista. La “Grande purga” del 1936-1938 costò la vita a numerosi quadri del partito comunista, a funzionari governativi e ad alti gradi dell’Armata Rossa. Il periodo in Russia è chiamato “Ežovščina”, dal cognome dello spietato capo della polizia segreta Nikolaj Ežov (1895–1940). In questi anni la collettivizzazione agricola, condotta con eccessivo zelo, e la requisizione forzata dei cereali causarono una tremenda carestia su vasti territori della Russia, nella regione del Volga, negli Urali meridionali, nella Siberia occidentale, nel Caucaso settentrionale e in Ucraina. Ma oltre a fame e miseria, questo periodo si è caratterizzato per gli incredibili passi avanti nell’industrializzazione del Paese, per l’alfabetizzazione di massa, la creazione di un apparato tecnico-scientifico all’avanguardia nel mondo e una mobilità sociale inimmaginabile prima, ma sconosciuta anche ai nostri giorni, quando è sempre più difficile che ai vertici riescano ad arrivare elementi delle classi sociali inferiori.
Per una introduzione al romanzo e al periodo storico, si consiglia la visione della conferenza appassionata (ed appassionante) del professor Alessandro Barbero.
Curiosità e riconoscimenti
Questa serie televisiva in 10 puntate è stata prodotta dal canale televisivo russo Rossija-1. La sceneggiatura segue abbastanza fedelmente l'omonimo romanzo di Mikhail Afanas'jevič Bulgakov.
Durante le riprese il regista Vladimir Bortko ha dovuto affrontare una lunga serie di problemi con gli attori e di inconvenienti tecnici, tanto che si era sparsa la voce di influssi maligni. Alla fine è stato chiamato un prete a benedire lo studio.
Durante gli anni della perestrojka Vladimir Bortko aveva ricevuto una proposta per girare "Il maestro e Margherita" subito dopo aver terminato un altro adattamento da Bulgakov, "Cuore di cane" (1988), ma alla fine ha rinunciato e ceduto i diritti al suo amico, il regista Elem Klimov. Klimov ha cercato di organizzare una co-produzione italo-americana, con Claudia Cardinale nel ruolo di Margherita e con Federico Fellini come regista delle scene in Palestina, ma ha dovuto rinunciare per la mancanza di finanziamenti. Dopo 13 anni è stato di nuovo coinvolto Bortko, il quale aveva anche definito il cast, ma gli eredi di Bulgakov, che possedevano i diritti cinematografici, li avevano nel frattempo rivenduti a produttori americani. Il regista ha dovuto sospendere il progetto della serie e avviare trattative che si sono protratte per diversi anni. Finalmente le riprese sono partite dopo che il canale televisivo statale aveva acquistato i diritti.
Nel 1994 anche il regista Jurij Kara ha girato un adattamento del romanzo "Il maestro e Margherita", ma l’uscita del film ha tardato diciassette anni a causa di una serie di problemi con i produttori e gli eredi di Bulgakov.
Nel corso della storia moltissimi registi hanno tentato di cimentarsi con questo romanzo, però pochi ci sono riusciti. Tra gli adattamenti più famosi ricordiamo: "Pilato e gli altri" (1971) diretto da Andrzej Wajda, "Il maestro e Margherita" (1972) diretto da Aleksandr Petrović, "Il maestro e Margherita" (1990) diretto da Maciej Wojtyszko, "Il maestro e Margherita" (1994) diretto da Jurij Kara.
Le riprese delle scene bibliche sono state fatte per gran parte in Bulgaria, dove è stato creato un intero complesso di edifici corrispondente quasi perfettamente al Palazzo di Erode a Gerusalemme, ma anche in Crimea, perché la porta della fortezza di Sudak è molto simile alla porta dell'antica Gerusalemme e le fontane del Palazzo Livadiano assomigliano molto alle fontane del Palazzo di Erode. Le immagini relative alla Mosca degli anni '30 vengono in realtà soprattutto da San Pietroburgo.
Nell'ambiente artistico, l’opera di Bulgakov gode di una fama piuttosto sinistra. Diversi adattamenti teatrali o cinematografici del romanzo sono stati accompagnati da infortuni, malattie, nonché dalla morte improvvisa e prematura degli attori protagonisti. Ad oggi, ad esempio, si contano ben 18 decessi tra i membri del cast della serie girata da Vladimir Bortko nel 2005, tra cui Aleksandr Abdulov (morto nel 2008), Vladislav Galkin (trovato morto nel 2010) e Kirill Lavrov (deceduto nel 2007). Bortko ha apertamente espresso il suo scetticismo circa la "maledizione di Bulgakov”.
Attenzione! La pubblicazione delle puntate della serie avverrà con cadenza settimanale!
Se volete aiutarci a rendere la sottotitolazione e la pubblicazione più rapidi, c'è un modo semplice: fate una donazione!
E' bellissimo! E' bellissimo tutto! Attori eccezionali, dialoghi, scenografie, e poi la storia. Un Pilato così vero al livello di Anatole France. Amavo questo romanzo e ora lo amo ancora di più. Grazie di cuore.
Semplicemente fantastico, dolce, struggente x certi versi, originale (Bulgacof del resto mitico insuperabile in questo libro)! Grazie! Per il momento sono alla 4 visione ma voglio dire che è stupendo!
stupendo rispecchia fedelmente il libro,interpretato magistralmente.colori magnifici.grazie.
Molto fedele al bellissimo romanzo restituisce la fantasia magica del libro, sopratutto, a mio parere, con due personaggi in particolare: Korov'ev e Azazello che sembrano usciti dal libro... finalmente poter vedere le location della Mosca degli anni trenta! Fantastico. Grazie di cuore.
Amo questo libro che mi restituisce l'atmosfera e il contesto di quel periodo storico. Adoro il cammeo di Ponzio Pilato. Da leggere, meditare e approfondire più volte.
Vi sono grata: con il vostro attento lavoro ci date accesso a capolavori altrimenti ignoti.