Sottotitoli

Čapaev
Iosif Stalin
Unione Sovietica
Vasil'ev Sergej
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Čapaev

dramma storico diretto da Vasil'ev Sergej e Vasil'ev Georghij
1934 - Lenfilm
Чапаев
Dramma
IMDB: 7.1

Čapaev, il protagonista, è un uomo analfabeta che diventa un brillante comandante della 25ª divisione dell’Armata Rossa durante la Guerra civile (1917-1922). Nel film si sta preparando per una battaglia decisiva contro le unità di ufficiali di Kappel', guidate dal colonnello Borozdin. Il partito gli manda in aiuto Dmitrij Furmanov, un giovane ma sveglio e istruito commissario.

Sottotitoli a cura di Anna Dolgova

Redazione di Ugo Malagoli

Contesto storico e sociale

A differenza del cinema degli anni '20, come "La corazzata Potemkin” (1925), dove gli eroi rappresentavano le masse anonime, in questo cult degli anni '30 l'eroe è personificato da un carismatico e coraggioso comandante di origine contadina, Vasilij Ivanovič Čapaev, l'archetipo del "salvatore della Patria" in cui tutti i cittadini russi avrebbero potuto riconoscersi.

Curiosità e riconoscimenti
  • Vasilij Čapaev è diventato un idolo grazie allo scrittore Dmitrij Furmanov (1891-1926), che nel 1923 ha pubblicato un famoso romanzo intitolato "Čapaev". Nel film lo scrittore Furmanov è stato interpretato dall'attore Boris Blinov nel ruolo di commissario della 25ª divisione.

  • In seguito, i celebri “fratelli Vasil'ev”, che in realtà non erano fratelli, bensì avevano solo lo stesso cognome, si sono ispirati al libro per creare il film. Inizialmente la sceneggiatura era noiosa, come scherzavano gli stessi fratelli: "Le mitragliatrici sparavano, la gente taceva." Il film doveva essere muto, ma i Vasiljev hanno insistito per produrre un film sonoro. Perciò i registi hanno studiato accuratamente i documenti della 25a divisione fucilieri, e hanno parlato personalmente con una dozzina di testimoni, il che ha aiutato a cambiare radicalmente la sceneggiatura.

  • Dicono che, nella fase di creazione della sceneggiatura, Stalin abbia partecipato alla lavorazione. Su suo ordine è stata aggiunta una linea romantica, con l’amore che sboccia tra l’attendente di Čapaev, Pet'ka, e la mitragliera della divisione, Anka. Successivamente questi tre eroi rivoluzionari appaiono in romanzi, canzoni, videogiochi e, naturalmente, in innumerevoli barzellette.

  • Il film ebbe un successo straordinario. Fu visto da 40 milioni di spettatori e proiettato per diversi anni. Stalin stesso vide “Čapaev” ben 38 volte!

  • In Italia il libro è uscito nel 1951 per i tipi della Universale Economica (in seguito, Feltrinelli) con il titolo di “Ciapaiev” e la traduzione di Tommaso Giglio (1923-1987), poeta e giornalista.

  • A parte le infinite barzellette, l’immagine dell’eroe è stata usata recentemente anche in modo più serio. Il comandante è uno dei personaggi principali del romanzo filosofico cult di Viktor Pelevin “Čapaev e il vuoto ” (titolo in italiano “Il mignolo di Buddha” che è uscito nel 2011 nella traduzione di Katia Renna e Tatiana Olear).

  • All’inizio del film i bolscevichi combattono contro i cechi: tra i numerosi eserciti che scorazzarono per la Russia durante la guerra civile ci fu anche un’importante armata cecoslovacca internazionalista, dalla parte dei bolscevichi. Nel tempo i rapporti tra di loro si guastarono e i cecoslovacchi furono protagonisti di una incredibile odissea attraverso la Siberia, fino a Vladivostok, dove si imbarcarono e tornarono in patria.


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