Sottotitoli

Assa
Michail Gorbaciov
Unione Sovietica
Solovёv Sergej
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Assa

Dramma poliziesco diretto da Solovёv Sergej
1987 - Mosfilm

In una città del sud dell’Unione Sovietica, inaspettatamente coperta di neve, Alica, una ragazza giovane e carina, osserva e confronta due stili di vita diversi che si intrecciano nel film. Da un lato la vita movimentata del suo compagno – benestante ma anche boss del mondo criminale. Dall’altro quella del “ragazzo Bananan”, povera, ma libera e piena di musica e di spensieratezza. Partecipando a questi due mondi paralleli, Alica è spinta, a un certo momento, a scegliere a quale dei due mondi lei vuole appartenere.

Sottotitoli a cura di Anna Dolgova

Redazione di Ugo Malagoli e Gabriella Lavacchi

Curiosità e riconoscimenti
  • Questo film e la sua colonna sono diventati leggendari soprattutto grazie al fatto che è stato uno dei film che ha portato alla luce la musica rock russa dell’underground sovietico. Nel film si possono ascoltare pezzi leggendari come “Peremen” (“Cambiamento”) del gruppo “Kino”, ritenuto un inno dell’epoca, e “Gorod zolotoj” (“La città dorata”) di Boris Grebenščikov (gruppo Akvarium).

  • L'episodio del bagno invernale di Krymov e Bananan è stato in realtà girato in estate. Il ghiaccio sull'acqua e la neve sulla riva sono artificiali.

  • Un disco in vinile con canzoni del film, pubblicato da Melodia nel 1987, divenne una delle prime pubblicazioni ufficiali sovietiche della musica rock russa.

  • Inizialmente, il regista Solov'ёv voleva chiamare il film "Buongiorno, ragazzo Bananan". Ma un giorno, durante le riprese, Sergej Bugaev, detto Africa (che nel film interpreta il ruolo di Bananan) gli ha proposto di cambiare il titolo del film in "Assa", il che, secondo lui, avrebbe aiutato la pellicola a raggiungere un grande successo. Bisogna spiegare che Sergej Bugaev, all’epoca ventunenne, faceva parte di un movimento artistico di recente formazione di Leningrado, i "Nuovi artisti", i quali usavano la parola "ASSA" come uno slogan. Il termine “ASSA alle masse” è stato introdotto da Oleg Kotelnikov, poeta, musicista e pittore, che considerava questa parola come "un incantesimo, inspiegabile per la sua natura" e che spesso firmava i suoi quadri con questa parola. Alla fine Bugaev non ha avuto torto perché, grazie proprio a questo film, sono diventati famosi in tutto il paese il regista (Sergej Solovёv), gli attori (Tatjana Drubich, Segej Bugaev ed altri) e i musicisti (Boris Grebenščikov, Viktor Tsoj).


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