Doppiaggio




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Arca russa
dramma storico diretto da Sokurov Aleksandr
2002 - Hermitage Bridge
Un misterioso personaggio senza nome si ritrova all'interno del museo Hermitage di San Pietroburgo all'inizio dell'Ottocento. A guidare il visitatore tra le sale del museo e del Palazzo d'Inverno è un diplomatico, il marchese Astolphe de Custine (Sergei Dontsov), chiamato l'europeo. I due si muovono attraverso le epoche della storia russa, incontrando Pietro il Grande, l'imperatrice Caterina II, gli zar Nicola I e Nicola II e i visitatori dell'Hermitage del terzo millennio.
Contesto storico e sociale
Un unico piano-sequenza di quasi 90 minuti in cui lo sguardo in soggettiva della macchina da presa si muove fluidamente tra i corridoi del museo, percorrendo diverse epoche storiche in un viaggio metafisico e onirico.
Sokurov analizza la grandezza della storia e della cultura russa, nonché la sua decadenza, con un tono appassionato e malinconico, commosso ma profondamente pessimista, in quanto la riflessione del regista si allarga all'intera Europa (significativamente incarnata dal diplomatico che accompagna il viaggiatore nel tempo), eccessivamente ancorata a una magnificenza ormai sfiorita e destinata a rimanere sospesa in una sorta di limbo, navigando in eterno lungo le onde della memoria e del tempo, confinata in un non luogo da cui non c'è scampo.
Gli straordinari minuti finali, in cui tutti gli invitati al gran ballo si avviano all'uscita, sono emblema di un mondo in dissoluzione, fastoso ma al contempo autoreferenziale, consapevole di essere giunto al capolinea e pronto, probabilmente, all'oblio. Opera amara, nostalgica e visivamente strabiliante, accompagnata da una ricerca formale che punta a valorizzare le potenzialità del cinema sia come macchina spettacolare (coinvolti oltre tremila comparse, ventidue assistenti di regia e tre orchestre), sia come strumento di indagine della realtà e della storia, mostrando l'invisibile recondito nel visibile e valorizzando al meglio lo strepitoso potere evocativo delle immagini. In originale la voce del viaggiatore nel tempo è dello stesso Sokurov.
Curiosità e riconoscimenti
Il film è stato girato con un solo piano sequenza di 87 minuti senza montaggio.
Il Museo Ermitage di San Pietroburgo, ospita una delle più importanti collezioni d'arte del mondo. Fu fondato da Caterina la Grande nel 1764. Ci sono esposti tre milioni di pezzi tra quadri, sculture, reperti archeologici e oggetti per 24 km di visita. Raccoglie la grande arte europea, da Leonardo a Raffaello, da Van Eyck a Rubens, da Tiziano a Rembrandt e Caravaggio.
Il complesso architettonico comprende vari edifici costruiti tra il XVIII e il XIX secolo: il Palazzo d'Inverno (1754-1762), progettato da Bartolomeo Rastrelli; il Piccolo Ermitage (1764-1775), opera di Jean-Baptiste Vallin de la Mothe e di Jurij Veldten; il Grande Ermitage, detto anche Vecchio Ermitage (1771-1787), progettato da Jurij Velten; il Nuovo Ermitage (1839-1851) realizzato da Leo von Klenze; il Teatro dell'Ermitage (1783-1789), progettato da Giacomo Quarenghi.
Questo autore destrutturalista espone la meravigliosa San Pietroburgo come un erede che fruga i cimeli di familia che ha improvvisamente ereditato.
Li guarda con stupore superficiale, gli evocano dei ricordi pallidi, con caotica frenesia, quasi dovesse venderli frettolosamente.
Ma non c'è amore nel suo sguardo.
La sua mente è lontana. Deve essere stato educato da nemici del suo popolo.
Senza ritmo né narrazione.
Di bello ha solo l'arte russa ed europea come anche la smania di riscatto di questo popolo.
Incantevole, credo che dovrebbe essere visto da tutti perché è indispensabile conoscere le altre culture in un mondo che va verso la globalizzazione.
MAGNIFICO MERAVIGLIOSO
UN CAPOLAVORO DI GRANDE TALENTO
COMPLIMENTI
Chi non conosce la storia russa in questo film annega, ma per me è stupefacente.
Visto al cinema a suo tempo. Maestoso. Sontuoso. Da rimanere totalmente in apnea per 90 minuti. Un altro capolavoro del Maestro Sokurov, da vedere obbligatoriamente prima di visitare l'Ermitage. Magistrale, imperdibile.